Difference between revisions of "Linee guida per l'utilizzo e la gestione degli account, Rete social di protezione civile"
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* È auspicabile ad ogni modo che il gestore dell’account stabilisca una precisa strategia di '''interazione''' con gli altri utenti, seppur minima e commisurata alle proprie risorse, tenendo a mente che nel web l’approccio interattivo (many-to-many) è sempre quello più apprezzato. | * È auspicabile ad ogni modo che il gestore dell’account stabilisca una precisa strategia di '''interazione''' con gli altri utenti, seppur minima e commisurata alle proprie risorse, tenendo a mente che nel web l’approccio interattivo (many-to-many) è sempre quello più apprezzato. | ||
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Latest revision as of 13:40, 14 August 2023
Created: 2 February 2023
Last edited: 14 August 2023
Last edited: 14 August 2023
Quick Facts
Publishing Organisation:
Rete Social di Protezione CivileYear:
2021Primary Target Country:
ItalienLanguages:
ItalianCovers Thematic
Target audience
Audience experience level
Disaster Management Phase
Synopsis
- Questo documento è indirizzato ai gestori dei profili aderenti alla rete #socialProCiv che si sono impegnati a fare comunicazione di protezione civile in ordinario e in emergenza sui social media e fornisce indicazioni sulla presenza e le modalità di gestione dei social media quando si fa comunicazione di protezione civile.
IMPOSTAZIONE DELL’ACCOUNT
- Il gestore dell’account deve stabilire il proprio livello di presenza su ognuno dei canali social attivi ed esplicitarlo.
- Può essere utile, per individuare il livello di presenza che si intende avere, immaginare che esso si sostanzi in quattro momenti differenti: ascolto, presidio, interazione, partecipazione.
- È preferibile per coloro che si avviano ad intraprendere un percorso di comunicazione di protezione civile, attivando un nuovo account o impiegando un account preesistente, dedicare all’ascolto dei social media la fase preliminare del proprio percorso.
- Questa fase prevede: da un lato l’approfondimento delle regole, delle caratteristiche e delle potenzialità propri dei differenti canali social e dall’altro il monitoraggio, all’interno di questi canali, di tematiche inerenti la protezione civile.
- Questo primo momento servirà ad individuare la propria modalità di presidio sulle reti social e permetterà di capire dunque quali contenuti veicolare in tempo ordinario e in emergenza e in che modo affermare i valori di protezione civile.
- Questa fase seppur caratterizzata da un flusso di comunicazione unidirezionale (one-to-many) - più propria dei canali di comunicazione tradizionali (radio, televisione) - favorisce in ogni caso la maggiore diffusione dei propri contenuti.
- È auspicabile ad ogni modo che il gestore dell’account stabilisca una precisa strategia di interazione con gli altri utenti, seppur minima e commisurata alle proprie risorse, tenendo a mente che nel web l’approccio interattivo (many-to-many) è sempre quello più apprezzato.
- Il fine deve essere quello di stimolare il coinvolgimento attivo in termini di partecipazione ai valori della protezione civile e ad una comunicazione consapevole in ordinario e in emergenza.
- Più nello specifico, in merito all’impostazione dell’account, è necessario definire in modo chiaro:
- tipologia di comunicazione (es. educativa, informativa) distinguendo tra comunicazione in ordinario e in emergenza
- stile da utilizzare (istituzionale, scientifico, empatico)
- linguaggio da utilizzare
- Netiquette
- Contenuti e dati pubblicabili tenendo presente le relative licenze d’uso
- Layout (format comunicativo riconoscibile e identità visiva)
- Nome dell’account, privilegiando dove possibile l’utilizzo di un account di funzione
- Elenco delle fonti attendibili
Linked to
- Technologies
- Use Cases
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None. See all Technologies.
- None. See all Use Cases.